M. L. Fele, Le fonti dei Romana di Iordanes. II. Da Tiberio a Giustiniano

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Maria Luisa Fele, Le fonti dei Romana di Iordanes. II. Da Tiberio a Giustiniano (Rom. 258-388), Florence, 2024.

Éditeur : Sismel - Edizioni del Galluzzo
Collection : Nuova biblioteca di cultura romanobarbarica, 4
XI-424 pages
ISBN : 978-88-9290-340-1
62 €

La ricostruzione storica della Roma imperiale da Tiberio a Giustiniano (14-551 d.C.) è presentata nei Romana dal goto Iordanes come rassegna dei diversi personaggi che uno dopo l'altro ressero l'Impero ‘mondiale' fondato da Augusto. L'autore infatti, dall'anno 14 alla disfatta di Valente del 378 segue come fonte principale il Chronicon di Girolamo, dal quale desume lo schema narrativo e la maggior parte delle informazioni, che integra talvolta con notizie tratte da altre fonti per lo più identificabili. Dall'entrata in carica di Teodosio (nel 379) Iordanes si attiene alla traccia cronologica del Chronicon di Marcellino Comes, e mostra di voler saldare la nuova sezione alla precedente tramite l'introduzione di dati ricavati da ulteriori fonti, atti a evidenziare il legame di continuità tra le dinastie valentiniana e teodosiana. Seleziona il materiale marcelliniano, ma nel contempo lo arricchisce con inserti che a volte consentono di ipotizzare il ricorso a una fonte stilisticamente curata. Con la riconquista dell'Africa nel 534, durante il governo di Giustiniano, si conclude l'opera di Marcellino, e per l'ultima parte dei Romana, dedicata prevalentemente alla prima fase della guerra romano-gotica (535-548) e ad alcuni fatti più recenti fino al 551, non è possibile accertare la provenienza del resoconto iordaniano ma solo individuare alcuni riscontri nell'anonimo Additamentum al Chronicon di Marcellino (relativo agli anni 534-548) e nei paragrafi 304-314 dei Getica, l'altro più noto scritto di Iordanes. Nell'insieme si coglie, accanto a una visione pessimistica dell'autore che fa emergere il progressivo declino di Roma (con il consolidarsi del potere imperiale in Oriente e con l'avvicendarsi in Occidente del dominio di popolazioni barbariche), la sua capacità di armonizzare i materiali raccolti, esposti in una formulazione spesso personale, nonché una certa indipendenza di giudizio.

 

Source : SISMEL - Edizioni del Galluzzo