Compitum

Alexandra Attia, Daniela Costanzo, Christian Mazet, Valeria Petta (éd.), “Infinito sarà il tempo dell'Ade”. L'archéologie funéraire en Italie du Sud, Venosa, PZ, 2022.

Éditeur : Osanna Edizioni
Collection : Collana Archeologia Nuova Serie
320 pages
ISBN : 9788881676019
50,00 €

“Infinito fu il tempo, uomo, prima che tu venissi alla luce, e infinito sarà quello dell'Ade”: questo epigramma attribuito al poeta Leonida di Taranto esprime l'inevitabilità del momento di passaggio da un mondo all'altro che la morte rappresenta, affrontato dalle popolazioni antiche secondo le proprie concezioni culturali e pratiche socio-religiose. Nel caso dell'Italia meridionale, l'archeologia della morte offre un osservatorio privilegiato dei meccanismi culturali in un periodo di mutazioni politiche, sociali e artistiche, dopo il progressivo indebolimento dei poteri politici del periodo arcaico e prima dell'espansione romana.

Ilaria Ottria, Tra epos e ludus – Il poemetto Scacchia Ludus di Marco Girolamo Vida e il recupero dell’epica classica nel Cinquecento, Bisignano (Cosenza), 2022.

Éditeur : Apollo Edizioni
Collection : Il Tempo, 20
208 pages
ISBN : 979-12-5481-086-6
12,00 €

Pubblicato a Roma nel 1527, il poemetto Scacchia Ludus di Marco Girolamo Vida descrive una partita a scacchi arbitrata da Giove che si svolge tra Apollo e Mercurio nella cornice festosa delle nozze fra Oceano e la Terra, a cui assistono tutti gli dèi dell'Olimpo. Inserendosi nella folta schiera di opere della letteratura italiana a tema ludico, questo testo intrattiene un dialogo costante con i classici, in particolare con l'epica latina, da cui riprende un alto numero di stilemi e motivi. Proprio alla ricostruzione della fitta rete di tessere mutuate dall'antico (specialmente dalla produzione di Virgilio, principale modello di riferimento dell'autore) è dedicato il presente libro che, oltre a fornire una traduzione integrale del poemetto latino (destinato a incontrare una notevole fortuna anche dopo il Cinquecento), cerca di metterne in luce i rapporti con la coeva poesia epico-cavalleresca e con altri esempi di interazione fra letteratura, memoria e gioco nell'immaginario culturale tra Rinascimento ed età barocca.

Source : https://www.apolloedizioni.it/negozio/

Héron d'Alexandrie, La Dioptre, édité par Micheline Decorps-Foulquier, traduit par Jean-Yves Guillaumin, Paris, 2022.

Éditeur : Les Belles Lettres
Collection : Collection des universités de France
CXL-334 pages
ISBN : 9782251006536
57 €

La Dioptre d'Héron d'Alexandrie est un traité tout à fait étonnant et original en ce sens qu'il mêle étroitement la théorie mathématique et des applications techniques diverses. On y apprend tout aussi bien, par exemple, à calculer la surface d'un triangle quelconque dont on ne connaît que les côtés, qu'à prendre les niveaux nécessaires pour l'établissement d'une conduite d'eau, ou à adapter des regards sur le parcours d'un aqueduc souterrain, dont un autre chapitre célèbre enseigne à calculer le tracé. La dioptre, dont la construction est minutieusement décrite par Héron au début du livre, a de multiples utilisations dont s'enorgueillit l'auteur, au point que cet instrument pourrait être considéré comme symbolique des travaux héroniens comme la groma l'est de ceux des arpenteurs romains. Dans le traité se réunissent les deux personnages qui coexistent en Héron d'Alexandrie, le géomètre euclidien auteur des Metrica et l'ingénieur, particulièrement connu comme constructeur d'automates. Le texte, soigneusement édité et traduit selon des critères appropriés, est équipé d'un important appareil d'analyses et de commentaires visant à le resituer dans le contexte de la science et de la technique antiques dont il est un des fleurons remarquables.

De l'auteur il est vain d'espérer mettre en place une biographie même sommaire ; l'ignorance des savants, sur ce point, est totale et les a conduits à faire errer le personnage sur plusieurs siècles, entre le IIe s. av. J.-C. et le IIe apr. J.-C. Un certain nombre d'indices poussent à le situer plutôt dans la seconde moitié du Ier siècle apr. J.-C., ce qui est l'opinion prédominante aujourd'hui. Ce Grec d'Égypte, dans une Alexandrie où vit encore le souvenir du prestigieux centre intellectuel des Ptolémées, assure dignement l'héritage par la manière dont ses travaux témoignent encore, dans un monde élargi aux dimensions de l'Empire romain, du goût pour l'universalisme scientifique qui avait si nettement caractérisé la Bibliothèque et le Musée.

Source : Les Belles Lettres

Augustyn z Hippony, Kazania do Ewangelii według św. Mateusza. Tłumaczenie, wstęp i opracowanie ks. Antoni Żurek, Cracovie, 2022.

Éditeur : Wydawnictwo WAM
Collection : Źródła Myśli Teologicznej, 88
456 pages
ISBN : 978-83-277-3023-7
79,89 zł

Święty Augustyn według niektórych badaczy miał wygłosić od trzech do czterech tysięcy kazań, z których do naszych czasów zachowało się niespełna czterysta. Kazania w tłumaczeniu ks. Antoniego Żurka – zebrane w tym tomie – to 59 kazań i katechez, dla których punktem wyjścia lub osnową jest tekst Ewangelii według św. Mateusza.
Mają one różny charakter i zostały wygłoszone w różnych okolicznościach, w wielu miejscach oraz na przestrzeni wielu lat. Niektóre z tych okoliczności udało się uściślić, w przypadku innych można tylko podać przybliżone dane. Z dużą dozą pewności można jedynie przyjąć, że wszystkie powstały w okresie biskupiej posługi Augustyna z Hippony.

Ilaria Ottria, Marsia e Glauco. Esegesi, riscritture e visualizzazioni di due miti ovidiani tra Medioevo e Rinascimento, Ancona, 2022.

Éditeur : Affinità Elettive
Collection : Immagini nella storia, 8
532 pages pages
ISBN : 978-88-7326-579-5
24,00 €

Nell'olio su tavola La favola di Apollo e Marsia di Agnolo Bronzino, realizzato negli anni 1531-1532 e dedicato a Guidobaldo II della Rovere, duca di Urbino, Marsia compare in due delle quattro scene all'aperto di cui si compone il dipinto; tali scene lo vedono attivo nella contesa musicale con Apollo e vittima dello scorticamento inflitto dal dio come punizione per aver osato sfidare la sua autorità. Evocato da Dante come exemplum mitico nell'esordio del Paradiso, il satiro auleta Marsia è, insieme al dio marino Glauco (anch'esso citato all'inizio della terza cantica della Commedia in concomitanza con uno dei punti di maggiore rilievo del viaggio ultraterreno, ovvero il passaggio del pellegrino dalla Terra al Cielo), protagonista di una vicenda che attraversa epoche e generi differenti, a conferma della multiforme evoluzione dei miti classici fra Medioevo e Rinascimento. Fungendo idealmente da trait d'union tra paganesimo e cristianesimo, i racconti tratti dalle Metamorfosi di Ovidio assumono una molteplicità di forme e funzioni diverse; ai vari casi di ripresa, interpretazione e riscrittura offerti dai testi medievali di genere letterario, mitografico ed esegetico, si unisce infatti il rimodellamento operato dai principali rifacimenti cinquecenteschi delle Metamorfosi che, redatti in ottava rima e corredati di preziosi apparati iconografici, presentano significative analogie con la coeva produzione epico-cavalleresca. Tramite l'analisi del trattamento riservato ai due miti ovidiani di Marsia e Glauco, questo volume si propone di indagare come muta la riproposizione delle favole pagane tra Medioevo e Rinascimento, in un percorso che attesta il forte legame esistente tra arte e letteratura, pittura e poesia.

Source : http://www.edizioniae.it/

Caterina Mordeglia et Agostino Paravicini Bagliani (éd.), Poison. Knowledge, Uses, Practices, Florence, 2022.

Éditeur : Sismel - Edizioni del Galluzzo
Collection : Micrologus Library, 112
VIII-412 pages
ISBN : 978-88-9290-122-3
62 €

C. Mordeglia, Introduction. L. Canfora, La strana morte dei consoli del ‘43 – F. M. Galassi, Analisi paleopatologica della morte del console Pansa – F. Boero, Il lessico dei veleni in Plauto – S. La Barbera, Who Poisoned Rome? Traces of Nicander's Venoms in Latin Literature – C. Mordeglia, Veleni sulla scena (Note a Sen. Med. 670-849 e Herc. Oe. 256-582) – S. Isetta, Figure del veleno tra esegesi biblica e agiografia – A. Paravicini Bagliani, Paura del veleno e cerimonialità pontificia. Una storia (quasi) millenaria – M. Montesano, La strega avvelenatrice – M. Pastoureau, Le bestiaire médiéval des animaux venimeux – F. Santi, Il rumore del veleno – G. Ferrario, «Pauca numero et utilibus»: Maimonides' Treatise on Poisons and Its Graeco-Arabic Sources – F. Collard, Poisons de fiction et savoirs vénénologiques: quelles circulations entre la production savante et la production littéraire? (France, XIIe-XVe siècle) – D. Jacquart, Les multiples facettes des relations entre empoisonnement et peste dans les explications médicales de la fin du Moyen Âge – B. Laurioux, La cuisine et le poison à la fin du Moyen Âge – W. Stephens, Veneficium/Maleficium/Sacramentum: Natural and Occult Forces in Witches' Poisons – L. M. Principe, Poisons and Medicines, Ferments and Transmutations – F. Brenna, Honey Turning into Poison: Satanic Poetry in Early Modern Literary Theory from Italy to Milton – N. Castel-Branco, Friendship Fostered by Poison: The Collaboration of Nicolaus Steno and Francesco Redi – G. Paduano, Pozioni wagneriane – M. Ansaldo, Da Hitler a Erdogan, la grande paura dei leader di essere avvelenati – A. Paravicini Bagliani, Concluding Remarks. Indexes by F. Boero.

Source : SISMEL - Edizioni del Galluzzo