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J.-Ph. Guez, L. Méry et J. Peigney (dir.), Dépenser/dévorer dans le monde gréco-romain

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Jean-Philippe Guez, Liza Méry et Jocelyne Peigney (dir.), Dépenser/dévorer dans le monde gréco-romain, Bordeaux, 2020.

Éditeur : Ausonius
Collection : Scripta antiqua, 143
288 pages
ISBN : 9782356133656
19 €

Antoine et Cléopâtre firent un jour un pari : qui offrirait à l'autre le festin le plus dispendieux, le plus extravagant ? Cléopâtre emporta la victoire en jetant une perle d'un prix inestimable dans une coupe de vinaigre, qu'elle vida d'un seul trait. Racontée par Pline l'Ancien, l'anecdote souligne le lien étroit qui unit, en Grèce comme à Rome, l'idée de dépense à celle de dévoration: c'est à travers la nourriture que l'opulence prend forme et se donne en spectacle ; corrélativement, l'annihilation d'une richesse se conçoit d'instinct comme une ingestion. Gloutonnerie et prodigalité forment un couple en miroir, qui a lui-même permis de penser toute une série de comportements marqués du signe de l'excès : tyrannie, débauche, cupidité, bavardage. Pour autant, le discours antique est complexe, ambivalent : dans la Grèce hellénistique, comme dans le monde romain, dépense ostentatoire, luxe alimentaire et exercice du pouvoir sont indissociables. Les études réunies dans ce volume étudient cette contiguïté des normes économique et alimentaire dans l'imaginaire des Anciens, et la façon dont elles s'entrecroisent dans les discours politique, éthique, médical ou rhétorique des époques hellénistique et impériale.

 

Giovanni Gioviano Pontano, De bello Neapolitano

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Giovanni Gioviano Pontano, De bello Neapolitano, Florence, 2019.

Éditeur : Sismel - Edizioni del Galluzzo
Collection : Il Ritorno dei Classici nell'Umanesimo, 4.13 ; Storiografia umanistica, 13
LVIII-604 pages
ISBN : 978-88-8450-917-8
85 €

A cura di Giuseppe Germano, Antonietta Iacono e Francesco Senatore

Il De bello Neapolitano di Giovanni Gioviano Pontano restò incompiuto alla sua morte, nel settembre del 1503. Incentrata sulla guerra di successione sostenuta da Ferrante contro Giovanni d'Angiò ed i baroni ribelli del Regno, l'opera s'inserisce nella produzione storiografica che fiorì alla corte della Napoli aragonese e che è stata di recente restituita al suo statuto ideologico e letterario. Oggetto di grande interesse per il suo valore documentario e storico-politico, oltre che per quello stilistico e letterario, essa è stata al centro di numerosi studi di varia matrice: certo, perché coi rapporti ideologici che la legano alla teoresi de lege historiae del dialogo Actius rappresenta il frutto maturo di un umanesimo che, avendo assorbito la lezione dei classici, ha sviluppato una propria autonomia critica e letteraria, ma soprattutto perché fu liberamente concepita da un intellettuale che rivestì un ruolo politico di rilievo nell'Italia del XV secolo.
L'opera è conservata autografa nel ms. Palat. Vindob. 3413 (Bibl. Naz. di Vienna), da cui fu tratta la sua editio princeps, a cura di P. Summonte (Napoli 1509).
Il testo critico è dunque stato corredato di quattro fasce di apparato: nell'apparato sincronico trova luogo la registrazione delle varianti dovute agli interventi del primo editore Pietro Summonte; nell'apparato diacronico quella delle varianti d'autore che costituiscono la stratigrafia dell'autografo codice viennese; nell'apparato delle fonti e dei luoghi paralleli l'individuazione di alcune fra le possibili fonti linguistiche, stilistiche e letterarie della narrazione; nel commento storico sono raccolte – e spesso ricondotte alla loro genesi cancelleresca – le notizie utili ad illuminare testo e contesto storico, con informazioni su fatti, istituzioni, luoghi e personaggi, non senza chiarimenti su questioni politiche o diplomatiche.
Il testo critico è preceduto da un'ampia introduzione che tratta della composizione, della tradizione e dello statuto storiografico dell'opera.

 

Source : SISMEL - Edizioni del Galluzzo

 

Augustin, Enarrationes in Psalmos 61-70

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Augustin, Enarrationes in Psalmos 61-70, éd. Hildegund Müller, Berlin-Boston, 2020.

Éditeur : De Gruyter
Collection : Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum, 94/2
VIII-360 pages
ISBN : 978-3-11-067159-9
109,95 €


Source : De Gruyter

 

C.A.L.M.A. 6.5, Iacobus de Albenga - Iacobus Haldenstoun

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C.A.L.M.A. 6.5, Iacobus de Albenga - Iacobus Haldenstoun, Florence, 2020.

Éditeur : Sismel - Edizioni del Galluzzo
pp. 497-620
ISBN : 978-88-8450-978-9
92 €


L'opera è un repertorio riguardante gli autori medievali le cui opere sono databili entro un arco cronologico compreso tra il VI secolo e la prima metà del XVI. Per ciascun autore, il Compendium fornisce: 1 - una scheda contenente la bibliografia generale sull'autore e che comprende: i repertori specializzati, i lessici di riferimento nazionali e internazionali, i dizionari enciclopedici, i manuali generali e alcuni studi sul singolo autore; 2 - l'elenco delle opere attribuite all'autore, incluse quelle di dubbia autenticità, e per ciascuna delle quali si segnala: il repertorio o i repertori di riferimento, l'edizione o le edizioni, i manoscritti relatori, gli studi specifici.
La pubblicazione è in fascicoli semestrali, ordinati per serie alfabetica degli autori.

 

Source : SISMEL - Edizioni del Galluzzo

 

Tacito, Germania

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Tacito, Germania, Santarcangelo di Romagna, 2020.

Éditeur : Rusconi Libri
Collection : Classici greci e latini
384 pages
ISBN : 978-88-18-03633-6
12 €

Nella "Germania", tra le poche opere etnografiche superstiti dell'antichità, composta probabilmente all'inizio del II sec. d.C., Tacito delinea a tutto tondo il ritratto degli antichi Germani: forti, coraggiosi, saldi moralmente, ma, nonostante questo, ancora barbari e lontani dalla civiltà romana. Questo scritto offre al suo autore anche l'opportunità per condannare la dilagante corruzione dei Romani e per far conoscere le istituzioni dei Germani che, a partire dal Medioevo, avranno un ruolo notevole nel quadro politico europeo. Il frequente confronto, più spesso lo scontro, tra mondo germanico e mondo latino nel corso dell'età moderna, a partire dalla riforma protestante fino al Novecento, farà della Germania uno dei testi classici più letti e discussi, anche se di frequente deformata da interpretazioni faziose, ideologiche e, come al tempo del nazismo, criminali.

 

Source : Rusconi Libri

 

P. F. Alberto, P. Chiesa et M. Goullet (éd.), Understanding Hagiography

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Paulo Farmhouse Alberto, Paolo Chiesa et Monique Goullet (éd.), Understanding Hagiography. Studies in the Textual Transmission of Early Medieval Saints' Lives, Florence, 2020.

Éditeur : Sismel - Edizioni del Galluzzo
Collection : Quaderni di Hagiographica, 17
VIII-406 pages
ISBN : 978-88-8450-960-4
58 €

PART I. THEORY AND METHODS: P. Chiesa, Le ‘edizioni scientifiche' di testi agiografici fra teoria e prassi – M. Lapidge, Problems in Editing the passiones martyrum of Late Antique/ Rome – G. Philippart, L'hagiographie entre croyance et dérision – M. Goullet, Déconstruire l'hagiographie – A. A. Nascimento, Hagiographie, un genre littéraire. PART II. CASE STUDIES: A. Lampadaridi, Lire saint Jerôme en grec: le cas de la Vie d'Hilarion (BHG 752) – L. Franco, Rewriting the Life of Euphrosyne (BHG 625, BHG 626) – F. Dolbeau, Deux récits latins de translation: une traduction d'Anastase et son adaptation catalane – C. Codoñer, La transmisión de algunas vitae visigóticas: la Vita Fructuosi – P. Henriet, Remarque sur les origines et sur l'importance des recueils de Vitae patrum dans le monde latin – P. F. Alberto, A Collection of Vitae Sanctarum in Tenth-Century Northern Spain – E. Ferrarini, Troppi agiografi per un santo? Il dossier di Medardo di Noyon e la questione attributiva di BHL 5864 – M. Pavoni, Osservazioni sulla paternità della Vita e del Liber de virtutibus sancti Hilarii attribuiti a Venanzio Fortunato – M. Lanza, La Vita sancti Germani Parisiensi episcopi di Venanzio Fortunato in una riscrittura ritmica del IX secolo – G. S. Sajani, La Passio XII fratrum. Storia di un testo e delle sue riscritture – M. Cerno, Adam of Paris' Rewriting(s): a Revolution in the Hagiographical Dossier of Domnius of Salona – L. Buono, Pietro Diacono, san Marco di Atina e un testimone cassinese ritrovato – L. Saraceno, Dal santo vivente al santo da canonizzare. Una rilettura del dossier agiografico romualdino. Indici.

 

Source : SISMEL - Edizioni del Galluzzo

 

Appien, Les Guerres civiles à Rome - Livre V

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Appien, Les Guerres civiles à Rome - Livre V. Introduction, traduction et commentaire de Philippe Torrens, Paris, 2020.

Éditeur : Les Belles Lettres
Collection : La roue à livres, n°91
320 pages
ISBN : 9782251451152
29 €


Les triumvirs l'ont emporté sur les républicains à Philippes, mais les guerres civiles ont encore cinq belles années devant elles. Désormais, Antoine et Octavien doivent tenir les promesses faites aux soldats : Antoine se charge de l'argent en pressurant les provinces d'Orient ; pour les terres en Italie, Octavien exproprie leurs occupants, et tout le pays entre en ébullition. Lucius, consul, et aussi frère d'Antoine, tente alors de rétablir la République, mais l'entreprise se termine vite par sa défaite à Pérouse. Une autre menace vient de Sextus Pompée qui contrôle toujours la Sicile et le trafic maritime : Rome est affamée. Quand Antoine, soucieux, quitte les bras de Cléopâtre pour retrouver l'Italie, ses officiers et ceux d'Octavien ont bien du mal à enrayer la guerre qui commence entre eux…
Ainsi s'ouvre le cinquième livre des Guerres civiles, livre des rebondissements, où discordes, réconciliations, défections, accords vite transgressés, émeutes, tempêtes et mutineries ponctuent la période confuse où la République achève sa longue agonie. Appien arrête son récit à la mort de Sextus Pompée, considérant qu'avec lui la République, elle aussi, est bien morte ; l'historien réserve pour son Livre égyptien (qui ne nous est pas parvenu) la lutte finale entre Antoine et Octavien, une histoire d'une autre nature, celle de l'affrontement entre deux prétendants à la monarchie.

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